martedì 29 luglio 2008

Due strade separate ma un unico destino (Prof. Corno ci manchera'!!!!)



Gruppo mysore
Dopo esserci addormentati alle 2 dividendoci un matrimoniale in 4 ( causa mancanza vetro di una finestra) la sorte vuole che l’Iman della moschea vicino all’albergo inizi la sua fantastica litania verso le 4 del mattino... buongiorno!!
Ufficialmente svegli alle 6 prendiamo un riscio’ per raggiungere la stazione . Dopo uno scaldante chai iniziamo la caccia al tesoro per trovare posti liberi sul treno. Trovati in terza classe ci rilassiamo per un lungo viaggio verso Hassan; uno dei viaggi piu’ interessanti per scoprire l’India, villaggi sperduti, natura selvaggia; una bimba con due stupendi occhi neri ha incentivato ancora di piu’ il nostro viaggio.
Ad Hassan ci coglie l’ennessimo monsone quindi prendiamo due riscio’ ancora piu’ sgangherati dei prim iper andare a prendere il pullman con meta Halebeed.
Sul pullamn ci fanno compagnia simpatici pulcini e dopo circa un’ora di viaggio per strade sterrate arriviamo alla nostra destinazione. La vista di bellissimi campi di girasoli e’ stata fantastica. Aspettando i nostri compagni giretto per il villaggio, foto con bimbi che ci inseguivano in bici ed acquisti vari da assillanti venditori di cartoline(e il genovese Valerio si e’ pure fatto fregare ). Ricevuta la notizia dei compagni nel bel mezzo dell’uragano decidiamo di mangiare qualcosa; l’unico ristorante esistente, il padrone va a comprarci le birre e ci dice che il pranzo sara’ pronto in 20 minuti. Dopo 20 minuti vediamo un riscio’ davanti al ristorante e capiamo che e’ arrivato il nostro pranzo. Ci accorgiamo che le porzioni sono veramente minime e decidiamo di ordinare dell’altro cibo. Nel frattempo cominciano le allucinazioni... michele piu’ scuro e il prof corno un po’ piu’ basso accompagnati da un giamaicano.
Decidiamo allora di andare visitare il tempio e finalmente arriva il gruppo.

Gruppo shravanabelagola

Sveglia ore 6.15, doccia fredda e si parte. Saliti sul pullman arriva il momento della colazione, ordiniamo il solito ovvero polpette fritte e tramezzini con centrioli e pomodori.
Durante il viaggio entriamo in contatto con la vera india, quella rurale e dei piccoli villaggi.
Facciamo una breve pausa per bere un chai in un tipico autogrill indiano e dopo poco scopriamo che la nostra meta non sara’ Halebeed dove ci aspettano gli altri ma Shravanabelagola perche’ l’autista ha deciso autonomamente di voler pranzare in uno dei suoi posti preferiti che guarda caso e’ proprio li vicino.
Per arrivare dove si trova il tempio bisogna affrontare una scalinata che sembra infinita ma ne vale veramente la pena. La vista e’ bellissima, cosi come il tempio dove abbiamo partecipato alla puja (roberto due volte perche’ alla prima la macchina fotografica non aveva scattato). Nello stesso tempio c’e’ anche l’immensa statua di Gomteshwara che dicono essere la piu’ granda statua monolitica esistente al mondo.
Il pranzo doveva essere una “ cosina veloce” in realta’ e’ durato un’ora e mezza tra decine pi portate di cibo indiano e cinese. Dopo un altro tortuoso tratto di strada alle 4 finalmente si arriva a Halebeed.

Halebeed e belur

Visita al tempio rigorosamente a piedi nudi ma con tanto di guida dotata di bastone telescopico. Arriva l’ora del chai si riprende per l’ennesima volta il pullman e ci dirigiamo verso Belur dove visitiamo un altro tempio sotto la pioggia. Ripartiamo subito dopo ma monsone e traffico fanno ritardare ancora di piu’ l’arrivo al punto d’incontro con Jose per salutare il Prof Corno in partenza per ritornare in Italia.
Merita un’ultima annotazione la cena: menu “tuttofritto” avvolto tra foglie di banana e pagine di giornale...indimenticabile!!!

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